Come si fa un’offerta
La scelta di una casa richiede normalmente molto tempo: non è semplice trovare un immobile che risponda alle proprie esigenze, che di norma riguardano la zona, la grandezza, il numero delle camere, il tempo di consegna e, non ultimo, il prezzo. Ed anche quando finalmente si trova la casa adatta, inizia un periodo di incertezze. Non è facile, infatti, per chi non operi nel settore immobiliare muoversi con disinvoltura nella complessità di norme legali e fiscali, di situazioni tecniche, di rapporti con enti pubblici territoriali (come i comuni), di richiesta di un finanziamento, di utenze, di appalti per eventuali opere di manutenzione, di agevolazioni fiscali, di decadenze dalle stesse, di verifiche urbanistiche e catastali, di regolamenti condominiali, di controlli sulla regolarità nei precedenti passaggi immobiliari, ecc. ecc. . Spesso l’offerta al pubblico di un’unità immobiliare, sia essa ad uso abitativo, produttivo, commerciale o artigianale, è gestita da un’agenzia immobiliare che da’ un primo conforto all’acquirente fornendo quell’insieme di dati di base che occorrono per valutare il possibile acquisto, e per prendere infine contatto con il venditore. Se si intende procedere nella trattativa viene di solito fatta firmare una proposta di acquisto: si tratta di un modulo prestampato, fornito dall’agenzia. Se il venditore gradisce la proposta, la sottoscrive per accettazione. Quindi l’accettazione viene comunicata all’offerente: la prima fase dell’acquisto, l’accordo preliminare, si è così concluso, e, nello stesso momento, matura anche il diritto del mediatore ad esigere la provvigione pattuita. A questa prima fase segue di norma la sottoscrizione di un contratto preliminare, nel quale vengono regolamentati tutti i patti, le garanzie e le formalità della futura vendita. Infine si arriva alla sottoscrizione dell’atto definitivo di trasferimento.